lunedì 13 luglio 2015

L'impegno della Peter Pan Onlus per i bambini affetti da cancro

     Inaugurata la nuova area giochi all'aperto della ONLUS " Peter Pan"


Si è tenuta martedì 7 luglio l’inaugurazione dell’area giochi esterna della casa dell’associazione Peter Pan Onlus, realizzata anche grazie all’impegno del Teatro Golden, dei suoi artisti e di Max Maglione, i quali si sono adoperati per la raccolta fondi nel corso dell’intera stagione teatrale 2014-2015.
Il taglio del nastro per festeggiare la nuova area giochi è stato effettuato alla presenza delle presidenti di Peter Pan Onlus Roma, Marisa Fasanelli e Giovanna Leo, del direttore artistico del Teatro Golden Andrea Maia e di Max Maglione, socio onorario dell’associazione, oltre che interprete di numerosi degli spettacoli che hanno contribuito alla raccolta fondi.
Una festa che ha visto la partecipazione delle famiglie e dei volontari ma anche di numerosi artisti che nel corso di tutta la stagione del Teatro Golden hanno sostenuto con partecipazione il progetto.
Sono intervenuti Sebastiano Somma con sua moglie Morgana Forcella, Euridice Axen, Marco Morandi accompagnato da tutta la famiglia, Luca Angeletti, Marco Bonini, Ruben Rigillo, Claudia Campagnola, Toni Fornari, Matteo Vacca.
In ultimo ha visitato il parco anche Albano Carrisi che si è intrattenuto con i presenti e ha intonato una strofa di una sua canzone insieme alle mamme.
L’Associazione Peter Pan Onlus è nata a Roma dal desiderio di un gruppo di genitori di bambini malati di cancro di offrire ad altre famiglie un aiuto concreto per affrontare nel migliore dei modi il duro percorso della malattia.
In particolare, l’Associazione ha creato strutture di accoglienza per le famiglie non residenti a Roma che giungono nella Capitale per offrire le migliori cure ai propri figli presso gli ospedali Bambino Gesù e Policlinico Umberto I.
I servizi offerti presso tali strutture sono del tutto gratuiti grazie alla sensibilità di molti privati ed aziende nonché al quotidiano impegno dei volontari.
Nel giugno 2000 è stata inaugurata la prima struttura, chiamata Casa di Peter Pan, seguita nel giugno 2004 dalla Seconda Stella e nel novembre 2007 dalla Stellina.
Nel corso degli anni, alle case si sono aggiunte una ludoteca ed una sala giochi interna.
Ed è il terzo anno consecutivo che il Teatro Golden si impegna nel sostegno dell’associazione portando a termine il progetto di ampliamento, oltre che di mantenimento, delle aree dedicate ai bambini, contribuendo non in ultimo alla realizzazione del nuovo parco giochi all’aperto.



sabato 13 giugno 2015

Il teatro Vascello presenta la nuova stagione

È un magico cerchio ellittico il simbolo della nuova stagione del teatro Vascello, un vortice, una spirale, uno spazio bianco da riempire ma anche un occhio, per uno sguardo al futuro ma anche al passato.
Uno sguardo sulla realtà che ci circonda, un occhio che vigila, un attento indagatore che svela bellezza e atrocità del mondo reale.
Accanto alla presenza ricorrente di storiche compagnie, il cartellone della nuova stagione del teatro Vascello ospita graditi ritorni.
Con uno sguardo attento alla creatività e alle proposte giovanili, senza dimenticare la danza, quest’anno il Vascello introduce anche la musica e altre iniziative che affronteranno tematiche e problematiche sociali.
A dare inizio alla stagione teatrale 2015-2016 sarà lo spettacolo Villa dolorosa, di Roberto Rustioni, in scena dal 6 al 13 ottobre.
Dal 16 ottobre sarà la volta della danza, con In girum imus nocte, di Roberto Castello, e Sopra di me il diluvio, di Enzo Cosimi.
Dal 19 al 22 novembre Daniela Marazita porterà in scena il suo nuovo spettacolo Hai appena applaudito un criminale.
Durante le feste natalizie sarà lo spettacolo Il ballo, di Sonia Bergamasco, a tenere compagnia al pubblico del Vascello.
Danza, prosa, ma non solo.

Come luogo di approfondimento e libertà, il teatro Vascello prosegue i Laboratori teatrali, incentrati sulla musica e sulla vocalità; interessanti anche gli appuntamenti speciali come il ciclo di letture sulla letteratura del ‘900 e l’omaggio a Shakespeare con la lettura di 154 sonetti.

Di seguito il video della presentazione:

mercoledì 10 giugno 2015

Il Mensile di Monteverde al Salone Internazionale del Libro di Torino, incontro con Angelo Orlando Meloni

Scritto da Giulia di Clemente

Il nostro uomo appartiene a questo mondo ma continua a perdersi dietro la ricerca dell’Isola Che Non C’è.
Il nostro uomo avrebbe riconosciuto l’elefante ingurgitato intero dal serpente e non l’avrebbe confuso con un cappello a falda larga.
Il nostro uomo sopravvive senza spada alle epopee moderne di non chiaro significato: Porcellum, Italicum, Mare Nostrum. Amen.
Eppure, come nei migliori dei finali, “in un momento di grande disperazione, la Forza manderà un salvatore”. Ecco dunque il nostro uomo vestire i panni di Dart Fener ma, niente paura: dietro il tetro aspetto vive sempre Anakin Skywalker.



Angelo Orlando Meloni è proprio il nostro uomo. Scrittore, siculo, sarcastico, stoico. Un tripudio di “s” senza scordare il resto dell’alfabeto.
Decisamente contraddittorio con Io non ci volevo venire qui ha finito per restarci e invitarci tutti. Con Cosa vuoi fare da grande ha capito che era rimasto anche Ivan Baio e, come dice lo Stato Sociale, si sa che “in due è amore, in tre è una festa”. Meloni-Baio-Lettori. Bukowsky avrebbe apprezzato il ménage-à-trois. Con La Fiera verrà distrutta all’alba la festa si sposta a Torino, Salone Internazionale del Libro (questa si che è una festa! Alzati Lazzaro!). Tutti invitati, anche quelli che fin qui hanno preferito David Guetta.

La Fiera verrà distrutta all’alba promette un altro capitolo di quell’ePOPea moderna che Meloni è capace di tessere con ironia e garbo raccontando le gesta di moderni eroi tanto brillanti quanto maldestri. Il Salone Internazionale del Libro di Torino che presenta ufficialmente questo romanzo è una cornice perfetta per questo racconto in cui gli addetti ai lavori – sedicenti scrittori, sedicenti giornalisti (come me ndr) – troveranno acque limpide in cui specchiarsi o forse, per i meno autocritici, acque torbide da cui rivolgere un nuovo “J’accuse!”.

Il vero protagonista del libro è un affare di Stato, nel senso che è una delle poche cose elargite senza vendita e di pubblico dominio: la mitomania. Esattamente la mitomania dei nuovi artisti, moltiplicatisi più dei funghi in autunno, più dei cinghiali nella stagione degli amori, più dei conigli stessi da quando i social networks ci confortano, ci consolano e ci assistono. Ivano Lo Scrivano è il Principe senza corona per eccellenza di questa categoria e tenta di salvarsi “la cresta” in un paesaggio apocalittico in cui l’editoria è ormai agonizzante e i morti viventi (metaforici, anche questi) corrono alla conquista del mondo.

La Fiera verrà distrutta all’alba (Intemezzi Editore) è dedicato a tutti gli “aspiranti qualcosa” ma non è detto che vi salvi dalle vostre aspirazioni. Anzi: potreste ritrovarvi a pensare di fare un giorno anche voi gli scrittori e presentare il vostro libro al Salone Internazionale del Libro di Torino e far ridere senza sfociare nel ridicolo ed essere profondi senza cadere nel banale. Beh, rassegnatevi subito. Leggere Angelo Orlando Meloni e innamorarsi è facilissimo, esserlo molto meno.

martedì 9 giugno 2015

IL MENSILE DI MONTEVERDE AL GOLDEN GALA 2015



Il 4 giugno si è svolta a Roma la trentacinquesima edizione del Golden Gala di atletica, prestigioso meeting della IAAF Diamond League che dal 2013 è intitolato al compianto velocista Pietro Mennea, scomparso proprio in quell'anno poche settimane prima del meeting creato nel 1980 da Primo Nebiolo.
  
L'edizione2015 si è svolta, come da tradizione, nello Stadio Olimpico di Roma e si è aperta con la commemorazione di Annarita Sidoti, marciatrice azzurra campionessa del mondo sui 10 chilometri nel 1997 ad Atene, scomparsa prematuramente lo scorso 21 maggio in seguito a una lunga malattia.

Protagonista della manifestazione si è confermato Justin Gatlin, vincitore per il terzo anno consecutivo dei 100 metri maschili, superando il francese Jimmy Vicaut e il connazionale Mike Rodgers. Assente invece il campione mondiale Bolt, ma nonostante ciò la gara non ha comunque deluso le aspettative del suo pubblico.

La gara del salto triplo ha visto, invece, un podio tutto cubano ed è stata vinta da Pedro Pablo Pichardo.

La migliore prestazione stagionale è arrivata nei 5000 metri maschili, nei quali il vincitore è stato l'etiope Yomif Kejelcha, davanti al keniano Paul Kipngetich Tanui e al connazionale Hagos Gebrhiwet.

L'Etiopia vince anche negli 800 metri maschili, qui rappresentata da Mohammed Aman. Proprio in questa gara l'azzurro Giordano Benedetti si è piazzato ottavo conquistando quindi la qualificazione ai prossimi Campionati del Mondo di Pechino.

La gara più emozionante è stata però quella del lancio del giavellotto maschile, vinta dal ceco Vitezslav Vesely con 88,14 metri.

In campo femminile spicca la vittoria nella gara del salto in alto della campionessa europea in carica, la spagnola Ruth Beitia

Primo posto per la statunitense Francena McCorory nei 400 metri e per la connazionale Jeneba Tarmoh nei 200.


Alla fine della serata, però, l'atleta più applaudita è stata l'italiana Antonietta Di Martino, primatista nazionale ed ex vice-campionessa mondiale del salto in alto ritiratasi dall'attività agonistica proprio alla vigilia del Golden Gala.

scritto da Valentina Baruffo

domenica 17 maggio 2015

LA NUOVA STAGIONE TEATRALE DEL TEATRO VITTORIA DI ROMA




“Il teatro di tutti e per tutti” è il motto della nuova stagione 2015/2016 del Teatro Vittoria.
Molto più di un semplice slogan, si tratta di un’autentica dichiarazione di intenti, dell’espressione di ciò che il Vittoria desidera offrire al suo affezionato pubblico.
La partenza è fissata per il 22 settembre con una nuova produzione Attori & Tecnici intitolata Weekend Comedy, uno spettacolo brillante, leggero ma non superficiale, che affronta con il tipico humour inglese le problematiche che affliggono la coppia moderna; prima di arrivare al lieto fine di questa commedia non mancheranno divertenti confronti, equivoci e risate.
A seguire, nel mese di ottobre, il Teatro Vittoria porterà in scena una delle più prestigiose tappe del Roma Europa Festival, con Operetta Burlesca di Emma Dante.
E ancora: a novembre, dopo una breve ripresa di Per questo mi chiamo Giovanni, commovente spettacolo ispirato alla figura di Giovanni Falcone, andrà in scena un grande classico di Oscar Wilde, Un marito ideale, sicuramente la commedia in cui Wilde riesce meglio a fondere una trama seria e la leggerezza della propria scrittura; tema centrale della commedia è il problema della corruzione politica e dell’integrità dei governanti: tematica drammaticamente presente nella nostra società ed egregiamente affrontata dalla Compagnia Umberto Orsini.
A fare compagnia al pubblico del Vittoria nel corso delle feste sarà ancora la compagia Attori & Tecnici con l’ultimo capitolo della trilogia di Agatha Christie, Assassinio sul Nilo, seguito da Rumori fuori scena, al suo trentaduesimo anno di replica.
Non mancherà la danza contemporanea con Comix, di Emanuele Pellisari.
Il Teatro Vittoria lascia ampio spazio alle riflessioni, con Moni Ovadia e il suo Registro dei Peccati, ma anche alle risate amare, con lo spettacolo Teresa la ladra di Dacia Maraini, in cui quest’ultima condurrà lo spettatore in un mondo straordinario che è stato estirpato dal nostro paesaggio spirituale dalla brutalità dell’odio, e alle risate a crepapelle con il nuovo spettacolo di Max Paiella intitolato Solo per voi, nel quale Max veste i panni di un menestrello del ventunesimo secolo per mettere alla berlina vizi e virtù degli italiani.
Non mancheranno per gli eventi speciali del Teatro Vittoria le incursioni di personaggi della scena culturale italiana: Corrado Augias su Leopardi, Marco Travaglio sul mondo dell’informazione con lo spettacolo Slurp, Beppe Severgnini con La vita è un viaggio, Vittorio Sgarbi su Caravaggio.


giovedì 14 maggio 2015



scritto da Valentina Baruffo

In programma un percorso di 5 chilometri previsto per domenica 17 maggio; la maratona partirà alle ore 10 da via della Greca, in corrispondenza dell’Ara Massima di Ercole, e terminerà in via dei Cerchi, dopo aver attraversato le suggestive vie della Roma antica, tra via dei Fori Imperiali, piazza del Colosseo e via delle Terme di Caracalla; venerdì 15 e sabato 16 sarà invece possibile visitare presso la grande area di Circo Massimo il Villaggio della Salute, Sport e Benessere.
Un’iniziativa realizzata con il contributo di Regione Lazio, Policlinico Gemelli di Roma e Fondazione Johnson&Johnson; l’obiettivo rimane quello di promuovere la salute ed il benessere fisici e psicologici attraverso l’offerta gratuita di consulenze specialistiche, esami diagnostici e momenti educativi.
L’auspicio è quello di superare il record di partecipanti alla Race for the Cure 2014 che, con oltre sessantamila partecipanti, è stata la più numerosa fra le oltre centocinquanta edizioni organizzate nel mondo.
“Anno dopo anno” ha affermato il presidente Malagó “si alza l'asticella perché sempre più aziende stanno dando fiducia al progetto. Lo sport è onorato di essere coinvolto in questa manifestazione che ha una finalità straordinaria alla quale cui tutti siamo felici di poter dare un contributo: questa è una partita che si vince tutti insieme”.
Al centro della manifestazione, come sempre, le Donne in Rosa, ovvero coloro che stanno affrontando o hanno sconfitto il tumore al seno e che partecipano alla maratona indossando una speciale maglietta rosa.
La testimonianza delle Donne in Rosa si pone l’obiettivo di sensibilizzare ulteriormente l’opinione pubblica sull’importanza della prevenzione e della diagnosi precoce e di incoraggiare le donne che si trovano a dover affrontare questa malattia a farlo con un atteggiamento quanto più possibile positivo.
Aveeno, azienda facente parte del gruppo Johnson&Johnson, riserverà loro uno spazio speciale nel Villaggio Race. 
I fondi raccolti permetteranno l’avvio di nuovi progetti di educazione, prevenzione e cura del tumore al seno, che si andranno ad aggiungere ai quasi trecento già realizzati grazie alle precedenti edizioni di Roma, Bari e Bologna.


giovedì 7 maggio 2015

MANIFESTAZIONE STUDENTESCA del 5 maggio 2015, l'Italia dormiente su sogni inconcludenti

Oltre centomila a Roma, trentamila a Milano, venticinquemila a Bari. E in tanti, tra studenti, insegnanti e personale Ata, sono hanno popolato anche le strade e le piazze di Torino, Aosta, Catania, Palermi e Genova.
Ieri 5 maggio la protesta contro la riforma della scuola ha visto la partecipazione di decine di migliaia di persone.
“Tutti in piazza” si legge in una nota dell’Unione degli Studenti “per dimostrare una comune contrarietà al ddl scuola del Governo Renzi”.
Il premier, invece, difende il ddl: “la scuola è una grande occasione, deve creare cittadini, non solo lavoratori. Ma quando abbiamo dei numeri come quelli che abbiamo con i dati sulla disoccupazione, significa che il sistema di formazione va cambiato”, ha affermato il premier Matteo Renzi.
Stefania Giannini, ministro dell’Istruzione, ha dichiarato il proprio rispetto per lo sciopero, richiedendo rispetto anche “per il governo che fa il suo lavoro, proponendo un progetto educativo molto innovativo”.
D’altra parte il premier precisa che ci si trova dinnanzi ad un bivio: “da un lato quelli che protestano soltanto, lamentano, fanno l’elenco delle difficoltà. In alcuni casi hanno ragione, non possiamo dire che va tutto bene. Ma loro sono destinati a crogiolarsi nelle loro proteste. Mentre dall’altro lato che chi agisce”.
Un attacco nemmeno troppo velato, che poco dopo rientra con un atteggiamento di apertura nei confronti di coloro che dissentono “ci sono tante persone che protestano: qualcuno dice che lo fanno sempre, ma noi ascoltiamo la protesta”.
Non resta che fare della protesta un momento di confronto e di crescita dell’intera società.

Ma come non domandarsi quanto ciò sia possibile in un Paese, l’Italia, nel quale in fin dei conti c’è, si, chi protesta sempre, chi si lamenta crogiolandosi, ma c’è anche chi detta legge senza preoccuparsi del reale benessere della propria nazione, puntando gli occhi unicamente ai propri interessi?

scritto da Valentina Baruffo